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A Siena doppio trapianto di rene e cuore |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Giovedì 18 Novembre 2010 14:20 |
Nel 1994 una giovane madre fiorentina di 23 anni si ammala gravemente subito dopo il parto. La diagnosi parla di una malattia cardiaca molto grave, sviluppata con la gravidanza. Sei mesi dopo la nascita del bambino, la ragazza viene quindi sottoposta a un intervento chirurgico per il trapianto del cuore, che ha esito positivo.
Trascorso qualche anno, però, insorge una nuova malattia cardiaca da rigetto che colpisce le coronarie. Come se non bastasse, a questo grave disturbo si aggiunge un’insufficienza renale molto grave, che se non presa in tempo può portare alla dialisi. Le sue condizioni di salute continuano a peggiorare e la giovane donna, ormai di casa all'ospedale Scotte, spera in un nuovo futuro grazie alla possibilità di sottoporsi a due trapianti, cuore e rene insieme. Mentre la donna è ricoverata per la valutazione ai trapianti, circa tre mesi fa, continua a peggiorare e va in arresto cardiaco, viene rianimata e stabilizzata ma è in condizioni gravissime, viene quindi mantenuta in vita dalle macchine grazie a un particolare sistema di assistenza ventricolare in circolazione extracorporea e viene inserita nella lista di emergenza per i riceventi di organi, ciò vuol dire che i primi organi disponibili, se compatibili, sono destinati a questa paziente. Fortunatamente gli organi arrivano e i professionisti delle Scotte, con un'equipe per l'espianto di cuore, una per l'espianto di rene, una per il trapianto di cuore e una per il trapianto di rene lavorano senza sosta, per permettere alla giovane madre di riabbracciare suo figlio, neonato durante il primo trapianto di cuore, ragazzo affettuoso in questo frangente che, insieme a tutta la famiglia, è sempre rimasto accanto alla mamma, con affetto, amore e tanta speranza. Come spiega Gianfranco Lisi, il cardiochirurgo che ha effettuato il trapianto di cuore insieme all'equipe del trapianto di rene, diretta da Mario Carmellini, la dona ha reagito bene al complesso intervento ed è stata ricoverata per tre mesi, con un lungo decorso in terapia intensiva e poi in reparto.A breve verrà dimessa, ma continuerà ad essere seguita da tutti io medici che l'hanno seguita in questo percorso di rinascita. Il successo dell'intervento, sottolinea una nota del policlinico senese, è dovuto anche alla collaborazione mutlidisciplinare tra diversi professionisti, quali medici, personale infermieristico di sala operatoria e di reparto, strumentisti, perfusionisti, fisioterapisti e tanti reparti: Nefrologia, diretta da Guido Garosi, Chirurgia dei trapianti, diretta da Mario Carmellini, Cardiochirurgia dei Trapianti, diretta da Massimo Maccherini, Cardiologia, diretta da Roberto Favilli, Terapia Intensiva Cardiotoracica, diretta da Bonizella Biagioli, Coordinamento donazione organi e tessuti, diretto da Laura Savelli. Conclude Lisi dicendo che il doppio trapianto è stato effettuato circa tre mesi fa, ma che hanno deciso di diffondere la notizia solo adesso che la paziente è pronta a tornare a casa. Fonte: ANSA |
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