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Tumore ai polmoni seconda causa di morte fra le donne |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina Venerdì 15 Ottobre 2010 14:24 |
Il tumore al polmone è la seconda causa di mortalità, dopo il tumore al seno tra le neoplasie che colpiscono le donne. Un dato ignorato dal 93% della popolazione femminile.
Lo afferma uno studio dell'Osservatorio nazionale della salute della donna. Secondo l'indagine, condotta da Elma Research su 600 persone, per metà uomini e metà donne, dai 25 ai 60 anni, solo il 7% della donne sa che il carcinoma polmonare è il secondo big killer tra le neoplasie. Sembra quasi scontato dire che il motivo dell’incremento di cancro al polmone nelle donne sia dovuto principalmente al fumo. Le sigarette sono infatti la causa principale che scatena l’insorgenza di questo tipo di cancro: esiste infatti un chiaro rapporto dose-effetto, e questo vale anche per il fumo passivo, tra questa abitudine e la neoplasia.
Ciò significa che più si fuma, maggiore è la probabilità di ammalarsi. Ma se il fumo è tra i principali accusati, cosa fare se ad essere colpite da cancro al polmone sono invece donne non fumatrici? Sembra infatti che questa neoplasia abbia un’incidenza non sottovalutabile anche sulle donne che non hanno il vizio. Questo sarebbe dovuto, secondo alcuni esperti, ad una debolezza genica, un’insieme di meccanismi ambientali ed ormonali. Tuttavia, non ci sono dati certi che spieghino il motivo di questo aumento. Ad ogni modo per le fumatrici il consiglio è sempre lo stesso: cercare di smettere di fumare. Le donne, solitamente attente e informate in tema di salute, disponibili a sottoporsi volontariamente agli screening per le principali neoplasie oncologiche femminili, appaiono decisamente superficiali ed impreparate di fronte a questa forma tumorale. Soltanto il 28% ritiene necessario evitare di respirare il fumo passivo, che tuttavia è associato ad un aumentato rischio di ammalarsi di tumore polmonare pari a circa il 30%. Ma è in tema di prevenzione che, indifferentemente uomini e donne, chiedono maggiori informazioni, oggi ottenute per la maggior parte dalla televisione (46%), seguita dal medico di famiglia, internet, riviste e quotidiani. Fanalino di coda sono le iniziative istituzionali (3%) sulle quali occorre dunque puntare maggiormente. A livello di cura, nel network Bollini Rosa, esistono ospedali che offrono servizi mirati alle donne, come ad esempio il programma "Mamme libere dal fumo" ed i centri antifumo che impostano interventi personalizzati per aiutare la donna a smettere di fumare e mantenere lo stato di ex-fumatrici. Il tumore al polmone - spiega il Prof. Armando Santoro, Responsabile del Dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia dell'Istituto Clinico Humanitas di Milano - costituisce sempre piu' una emergenza sociale e sanitaria con circa 35-40 mila morti per anno nel nostro paese; mortalità che se aggiunta alle altre cause di morte per fumo, quali malattie cardiovascolari e respiratorie, arriva a superare gli 80 mila decessi all'anno. Solo fino a pochi anni fa era una malattia a prevalenza maschile, con un rapporto di incidenza maschi/femmine di 5:1. Oggi questa relazione è dimezzata arrivando a 2,5:1, il che indica come stia aumentando l'incidenza nel sesso femminile. I nuovi casi diagnosticati in Italia ogni anno sono fra i 30 e i 35 mila con una progressiva riduzione negli uomini ed un costante incremento nelle donne. Fonte: ASCA |
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