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Cancro al seno: arrivano gli anticorpi armati |
Benessere - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Giovedì 14 Ottobre 2010 12:34 |
Ci sono importantissime novità nella lotta contro i tumori al seno: sono state annunciate in occasione del Congresso della Società europea di Oncologia Medica (Esmo) in corso in questi giorni a Milano.
In particolare è stata isolata una molecola vettore la T-DM1, della famiglia delle maitansine, che somministrata in modo normale è dotata di una sostanza altamente tossica per l'organismo, ma se rilasciata direttamente per bombardare il bersaglio tumorale, risulta altamente efficace per distruggerlo. Lo studio TDM4450 ha suscitato entusiasmo generale nella Comunità Scientifica, in quanto per ora è usata esclusivamente contro il cancro al seno, ma in futuro potrà essere impiegata, tramite nuovi farmaci, per combattere altri tipi di tumore. Il professore Luca Gianni, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha dichiarato che i risultati ottenuti fin ora sono eccellenti, in particolare quelli nel trattamento del tumore del seno HER2 positivo, una forma che ogni anno in Italia colpisce circa 8.000 donne. T-DM1 è la prima di una classe di molecole denominate "anticorpi armati" che fa diventare potente una chemioterapia e che ha già cambiato infatti il futuro del tumore HER2: inoltre, anche gli effetti collaterali sono decisamente diminuiti rispetto a quelli causati dal trattamento tradizionale; per fare un esempio, l'alopecia si e' ridotta dal 45% al 2%, così come la neutropenia e la diarrea. Marco Venturini, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), conferma che si è già aperta una nuova era nel combattere i tumori, questa si basa su due fronti fondamentali, da un lato, si ha a disposizione un'arma rivoluzionaria contro il cancro del seno HER2 positivo, dall'altro T-DM1 è un efficace esempio di quella che viene definita veicolazione specifica della chemioterapia alle cellule bersaglio. Ogni anno, circa40mila donne in Italia sono colpite da cancro al seno, che risulta il più diffuso per la mortalità femminile sotto i 55 anni: per fortuna però l'avvento delle terapie target, unito alla diffusione degli screening e al miglioramento delle tecnologie per la diagnosi,ha già aperto una nuova speranza. Questo importante cambiamento è avvenuto anche grazie gli anticorpi monoclonali, che hanno la capacità di colpire con precisione le cellule malate senza danneggiare quelle sane: inoltre, grazie agli anticorpi armati, di cui T-DM1 rappresenta il capostipite, la lotta contro il cancro al seno giunge dopo 30 anni di tentativi falliti ad un passo rivoluzionario. Fonte: AGI |
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