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Alzheimer: un test del sangue può predirlo 10 anni prima |
Benessere - Articoli |
Scritto da Angela Messina
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![]() Gli scienziati britannici hanno lavorato con diversi soggetti, sia sani che malati di Alzheimer (stadio iniziale ed avanzato), seguendoli per 10 anni e sottoponendoli ad esami regolari. ![]() Così è emerso come alti livelli della proteina clusterina fossero il primo segnale della comparsa della malattia, in grado di apparire nel corpo con anni di anticipo rispetto ai sintomi veri e propri.
Perciò, spiegano gli esperti, un esame del sangue ad hoc sarebbe in grado di avvertire il paziente in anticipo. Simon Lovestone dichiara che il principale obiettivo della ricerca attuale sull'Alzheimer è quello di sviluppare un test poco costoso e facilmente eseguibile per identificare e monitorare la progressione di questa devastante malattia e l'apolipoproteina J (clusterin) può rappresentare il marcatore del sangue capace di predirne la patologia e i sintomi, già 10 anni prima della loro manifestazione. Nonostante le potenzialità interessanti, il lavoro del King's College ha suscitato in patria due grandi interrogativi. Il primo è di tipo tecnico: come ammettono gli stessi ricercatori, serviranno almeno altri 5 anni prima che il loro test sia realizzato. Il secondo è di tipo morale: alcuni medici si chiedono infatti quanto sia opportuno informare un paziente che sul suo capo penda una sorta di condanna a morte. Al momento, infatti, le terapie contro l'Alzheimer hanno un effetto relativo. Fonte: ANSA |
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