Finisce in dialisi, ma da qui inizia il suo calvario, poiché sebbene debba essere operato per un trapianto renale, si scopre che è anche affetto da una grave cardiopatia, per cui è necessario prima effettuare l'intervento al cuore.

Purtroppo a due settimane dall'intervento, il giovane ha un arresto cardiaco ed entra in coma profondo.

E a questo punto che il dottor Massimo Villani decide di applicare un sistema di assistenza meccanica esterna (extratoracica) sia cardiocircolatoria totale, perché sostituisce completamente il cuore (cuore artificiale), sia polmonare, perché sostituisce i polmoni (ECMO).

Il giovane rimane ancora in coma per un po' di giorni, ma al sesto giorno si sveglia, diviene cosciente e viene staccato anche dal respiratore.

Adesso è fuori pericolo.

Si tratta del primo caso di sopravvissuto a questo intervento nella Regione Puglia.

Fonte: AGI