In occasione della Festa delle Donne, da sabato 6 a lunedì 8 marzo, l'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) torna in 3000 piazze italiane con LA GARDENIA dell'AISM. Un appuntamento con la solidarietà dedicato alle donne contro la sclerosi multipla, una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto le donne tra i 20 e 30 anni.

Le cause sono ancora sconosciute e non esiste ancora una cura risolutiva, solo la ricerca scientifica può aiutarci a sconfiggerla definitivamente, e tu con una gardenia puoi darci una mano. Infatti, i fondi raccolti contribuiranno a sostenere la ricerca sulla malattia ed incrementare i servizi sanitari e sociali alle persone con sclerosi multipla.

Per i prossimi cinque anni, tra la Regione Tosca e la Repubblica di Serbia si aprirà una cooperazione in campo sanitario. Il primo progetto a partire riguarda la chirurgia, i trapianti di organi, tessuti e anche di midollo osseo, oltre che i settori di eccellenza toscani quali la pediatria e la chirurgia pediatrica.

L'intesa è stata firmata questa mattina a Firenze, tra il Ministro serbo alla Salute, il medico Tomica Milosavljevic e l'Assessore alla Salute della Toscana Enrico Rossi.

Una buona percentuale di italiani (con il rapporto di ben 8 su 10 intervistati) si dice favorevole ad estendere il Servizio Sanitario Nazionale anche agli immigrati irregolari.

Questo quanto emerso da un rapporto Censis, con il risultato di un buon 80% di connazionali, favorevoli ad estendere il servizio sanitario pubblico a tutti gli immigrati.

Tempo fa abbiamo visto come troppo sport possa influire negativamente sul concepimento. Adesso tornando a parlare di esercizio fisico, vediamo come la genetica può entrare nel merito dei risultati che otteniamo nelle palestre.

Infatti, passare intere giornate a fare esercizi su esercizi non sempre apporta il risultato sperato e questo può dipendere dal patrimonio genetico che abbiamo ereditato dai nostri genitori. Esistono i geni della "non idoneità" complici proprio del mancato risultato in campo atletico.

Un belga di 29 anni, vittima di un'incidente stradale che da ben cinque anni lo ha ridotto in stato vegetativo, è riuscito a rispondere correttamente con dei "sì" e dei "no" ad alcune semplici domande di carattere anagrafico che gli facevano i medici, comunicando con gli impulsi mentali.

Questo è il fulcro dello studio di un team di neuroscienziati belgi e britannici, pubblicato sulla rivista specialistica New England Journal of Medicine: una scoperta che ha rivelato l'insufficienza dei sistemi diagnostici a disposizione e ha acceso nuove speranze nei cuori dei parenti delle migliaia di pazienti in stato vegetativo.