Ieri è partita la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt).

In questo contesto è stato presentato oggi a Milano il progetto Donna Dovunque, con l'idea di favorire l'integrazione multietnica attraverso l'estensione dei servizi sanitari a cui possono accedere gli italiani, favorendo la diagnosi precoce in campo oncologico: in questa prima fase verranno svolte visite senologiche e ginecologiche con Pap-Test. In questo modo potranno accedere alla settimana nazionale anche tutte le donne immigrate che per problemi di vario ordine non possono recarsi presso le strutture per le visite di prevenzione.

Si chiama dispareunia ed è il provare dolore durante i rapporti sessuali. Un segreto di molte donne italiane che però ne parlano difficilmente rendendolo così un problema nascosto.

Ne soffre il 15% delle donne in età fertile per aumentare al 44% per le donne in menopausa. Percentuali considerevoli che minano i rapporti con l'altro sesso e il benestare della coppia stessa.

Chi vive in città lo vede tutti i giorni: traffico, smog, inquinamento acustico, stress, vita frenetica... insomma la metropoli fa male alla salute. Tutto questo risulta chiaro dall'analisi di Legambiente che ha presentato i dati nell'ambito della V Conferenza Ministeriale Ambiente e Salute organizzata dai Ministeri dell'Ambiente e dalla Salute italiani e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa.

Secondo questi risultati a minare la salute dei cittadini sono principalmente cinque fattori: incidenti stradali, obesità e piccole conflittualità, stress, rumore e insonnia.

Interferendo sull'attività di una singola proteina, la CD99, si può arrestare il processo che porta una cellula sana a trasformarsi in Sarcoma di Edwing, un tumore osseo o delle parti molli che insorge nel periodo che va tra l'infanzia e la prima età adulta.

La scoperta, compiuta dai ricercatori dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna è stata pubblicata sul numero di marzo del Journal of Clinical Investigation.

Grazie alla ricerca italiana è nato il Superpomodoro, assolutamente non Ogm ma derivato da studi naturali nei campi sperimentali dell'Istituto di Chimica Biomolecolare CNR di Napoli, presentato dalla Coldiretti come un prodotto che grazie ad un'attività antiossidante totale garantisce un ruolo di protezione in alcune sindromi metaboliche come quelle cardiovascolari, diabete, obesità, colesterolo e trigliceridi.

Il Superpomodoro è il risultato dell'unione di diversi tipi di pomodoro tra qui il classico San Marzano e i pomodori neri, rappresentando una naturale soluzione alla prevenzione contro  i tumori, con particolare azione su quello della prostata.