Di depressione si può impazzire o morire: due ricerche, una americana, l'altra anglo-norvegese sostengono che subire gli effetti della depressione favorisce l'insorgere di forme di demenza senile.

La ricerca, pubblicata su Neurology, svela i meccanismi che collegano le due patologie.

La tubercolosi è ricomparsa già da un po' di anni in Europa e in Italia; a Napoli sono presenti tre casi di TBC infantile, una rom di nove anni, una italiana di sedici mesi e un bambino di due anni che è ricoverato all'ospedale Cotugno di Napoli.

La TBC, che colpisce di solito i polmoni, è una malattia infettiva causata da micobatteri, in particolare dal Bacillo di Koch, che ha avuto il suo picco negli anni ’90.

E' stato dimostrato da una ricerca dell' Harvard School of Public Health, del Policlinico di Milano e dal centro trombosi della Fondazione ospedale Maggiore che basta stare per sette giorni in una zona con smog, come una città, per aumentare il rischio di ictus e infarto.

Il professor Baccarelli che ha seguito la ricerca, hanno preso in esame 2000 persone tutte residenti in Lombardia, ed hanno riscontrato che per ogni aumento di 10 microgrammi di PM10 per metro cubo d'aria, si ha anche l'aumento del 70 % del rischio di trombosi. Tutto ciò avviene perché le polveri sottili riescono ad ingannare le cellule immunitarie delle vie aeree.

La tecnologia ormai avanza sempre più e arriva anche nelle corsie d'ospedale.

Al reparto malattie infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza, medici ed infermieri girano tra i letti dei pazienti con l'IPad,  la celebre «tavoletta luminosa » dove registrare i dati clinici dei malati, la temperatura corporea, il peso ma, soprattutto, la somministrazione dei farmaci.

Dallo studio sul trauma cranico coordinato da Andrea Fabbri, dell’Unità Operativa Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza e 118 dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, emerge che, il numero di trauma cranico nei giovani al disotto dei 40 anni è in calo, ma in aumento tra gli anziani oltre i 60 anni.

Questi dati sono evidenziati nel registro del trauma cranico, istituito nel 1997 e secondo il dott. Andrea Fabbri, questo, potrebbe essere il risultato di una campagna di prevenzione efficace sulla sicurezza stradale operata dalle istituzioni.