Parlando con altre mamme ma anche con amici e parenti, ho sentito spesso di molte persone che utilizzano gli antibiotici come fosse acqua fresca, ricorrendovi per curarsi o per curare qualcuno in famiglia anche quando forse non ci sarebbe la reale necessità, pensando di accelerare la guarigione o di dover attaccare in modo duro anche una piccola influenza.

Ma non è così, e anzi gli antibiotici vanno usati nel modo corretto e solo quando ci sia la reale necessità stabilite dal medico. Dosaggio e durata della cura devono poi essere rispettate alla lettera, anche perché un ciclo di antibiotici seguito in modo errato, aumenta del 50% il rischio di sviluppare una resistenza a quel dato farmaco per almeno un anno.

I modelli estetici che ci vengono ogni giorno mostrati portano molte adolescenti ad iniziare una dieta che non finisce mai: l'allarme è stato lanciato dagli esperti riuniti al XXII Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), che ha definito  "dieting" questo stato di dipendenza che sfocia sempre più spesso in grandi abbuffate.

Il 70% delle adolescenti è sempre a dieta: una dieta che viene iniziata ma seguita in modo scorretto, creando l'effetto yo-yo cioè il perdere peso in maniera discontinua, alternando momenti di magra alle incontrollabili ed incontrollate abbuffate, dannose per il mantenimento del peso.

Si è spesso scherzato sul binomio genio-follia, ma a quanto pare non è del tutto sbagliato attribuire questo termine a persone “non comuni”, ma avrebbe addirittura un fondamento biologico.

Infatti uno studio dell'istituto svedese Karolinska, diretto da Fredrik Ullen e pubblicato sulla rivista PlosOne, dimostra che, le persone sane e con elevata capacità creativa presentano un deficit di alcuni recettori, in particolare i D2; praticamente, nel loro cervello è presente una condizione che somiglia molto a quella osservata negli schizofrenici.

Un alimentazione sana, che comprenda anche tra i 45 e i 90 grammi di pistacchi al giorno può diminuire il colesterolo cattivo, allontanare le malattie cardiache e prevenire il cancro.

Questo è il risultato di una ricerca della Pennsylvania State University, diretta dal dottor Colin Kay e pubblicata dal "Journal of Nutrition".

Da un recente studio epidemiologico, condotto dal dottor Gerald McGwin Jr. dell'Università dell’Alabama negli Stati Uniti e pubblicato su Archives of Otolaryngology-Head and Neck Surgery è emerso che, gli uomini (soprattutto di una certa età) che assumono il Viagra potrebbero andare incontro a problemi di perdita di udito.

Il team guidato da McGwin ha preso in esame 11.520 uomini volontari over 40, dei quali alcuni di loro utilizzavano farmaci come Viagra o Cialis (appartenenti alla classe degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 PDE-5i), per combattere i problemi sessuali e principalmente quelli di erezione.