L'Italia è ai primi posti per il possesso personale di cellulari. Inoltre il passaggio alle nuove tecnologie sta dilagando e poco interessa sapere se usare i dispositivi mobili faccia male alla salute: gli smartphone sono ormai compagni indispensabili per grandi e meno grandi, nessuno può più rinunciare a comunicare sempre e ovunque anche con Internet in mobilità.

Proprio in vista di questa mania comunicativa è nato un maxi studio, chiamato Missione Cosmos, per indagare gli effetti che hanno sulla nostra salute questi magici prodotti tecnologici.

Continuiamo a parlare di alcol e cattive abitudini tutte italiane. In base ai dati pubblicati oggi dall'Istat e come abbiamo detto in altre occasioni, aumenta il consumo di alcol tra i più giovani.

Proprio per questa situazione allarmante, il Codacons preme affinché vengano presi provvedimenti a livello politico. Dovrebbero aumentare le pene per chi somministra alcolici alle fasce a rischio dei minori di 16 anni, in costante ascesa sui consumi di aperitivi e alcolici. Dati poco rassicuranti anche per il mondo femminile. Sarebbero le donne infatti ad aver aumentato il consumo di alcolici fuori pasto.

Sopratutto le future mamme, alle prese costantemente con analisi del sangue e giri presso le strutture sanitarie, vorrebbero sapere come funzionano Asl e Ospedali, anche in previsione del parto per la scelta del posto dove partorire.

In aiuto alle mamme più dubbiose arriva l'Operazione Trasparenza, attraverso la quale si possono confrontare e verificare le prestazioni sanitarie e le strutture in base a determinati parametri pubblicati su Internet.

Il tumore al seno colpisce moltissime donne, e un'altissima percentuale riesce a sconfiggere il male anche senza recidive. Cosa succede a queste donne dopo aver combattuto a lungo contro la malattia?

Il 25%, ossia una donna su quattro, lascia il marito: questo può dipendere principalmente dall'inadeguatezza dell'uomo nell'affrontare con la moglie queste situazioni. La donna non più malata ricomincia a vivere, e non tutte cercano un nuovo percorso. Il 5% infatti prosegue da dove aveva interrotto quando ha dovuto curarsi e ha avuto figli dopo il tumore. Quasi la metà con un buon 40% ricomincia a lavorare già due mesi dopo la diagnosi. Questi sono alcuni dei dati presentati dall'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), con il libro Ho vinto io.