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Latte materno: al nord più contaminato rispetto al sud |
Benessere - Alimentazione | |||
Scritto da Nancy Tinervia
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![]() Il latte delle mamme milanesi risulta più inquinato di quello delle napoletane. Ma a differenza di quel che si può pensare, non è per un fattore ambientale o geografico, bensì anagrafico: infatti, al nord l'età media del primo figlio è tra i 30 e i 40 anni, mentre al sud la media si abbassa sotto ai 30 anni. Questa differenza fra queste due cittadine analizzate, è un dato che in termini di maggiore tempo, determina il livello di esposizione ad agenti contaminanti ambientali che entrano nel corpo umano soprattutto attraverso il cibo (95%) e la respirazione, bio-accumulandosi nell'organismo. Lo studio è stato condotto su un campione di 63 mamme, di cui 23 piacentine, 20 milanesi e 20 napoletane, presso la facoltà di Agraria della sede di Piacenza dell'Università Cattolica: frutto della tesi di dottorato di Maria Malgorzata Ulaszewska, con la supervisione del docente di Eco tossicologia e contaminanti chimici negli alimenti Ettore Capri, è stata realizzata grazie al sostegno dell'Istituto Mario Negri di Milano e dell'Ambulatorio Piccolo Daino di Piacenza. I dati ottenuti da questo studio, inoltre, svela che i livelli di contaminazione italiani sono tra i più bassi in Europa. I risultati sono incoraggianti anche rispetto al passato: un livello più basso di diossine (del 60% rispetto agli anni 90, e con punte del 90% rispetto agli anni 80). Ma anche una minore presenza di PCB, agenti tossici e contaminanti, che, nello stesso arco di tempo, è scesa del 20%. Fonte: Asca
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